Fiber Laser

Sensori in fibra ottica a reticolo di Bragg

Un sensore a reticolo di Bragg consiste in una porzione di fibra ottica monomodo sul core viene scritto una struttura periodica per fotoattivazione da radiazione laser UV tramite apposite maschere di fase. Il reticolo così realizzato funziona come specchio selettivo alla lunghezza d’onda risonante con il passo del reticolo.

In risposta a perturbazioni esterne il passo del reticolo cambia, cambiandone di conseguenza la lunghezza d'onda di riflessione. Ciò rende possibile la realizzazione di sensori di allungamento (strain) assai sensibili (tra 10-6 e  10-2), di piccola dimensione, interrogabili da remoto con metodi puramente ottici, senza bisogna di connessioni elettriche.

Due specchi di Bragg, con lo stesso passo reticolare, fotoincisi sulla stessa fibra a distanza dell'ordine di qualche cm tra loro costituiscono una cavità ottica Fabry-Pérot. Le variazioni di lunghezza della cavità, dovute alle perturbazioni esterne, fanno ancora cambiare la lunghezza d'onda di risonanza del Fabry-Pérot, permettendo una sensibilità assai superiore a quella ottenibile dal singolo riflettore di Bragg.

Un’applicazione tecnologicamente più avanzata prevede la scrittura di una coppia di specchi Bragg
su una fibra ottica attiva drogata all’Er, realizzando un laser in fibra. La lunghezza d’onda emessa dal laser risulta estremamente sensibile alle perturbazioni, rendendo possibili sensibilità fino a qualche parte in 1011. Idrofoni realizzati con questa tecnica hanno prestazioni competitive coni trasduttori piezoelettrici correntemente utilizzati per tali usi, con il pregio di non richiedere alcuna elettronica in prossimità del sensore né  di alimentazione elettrica in loco; anche l’energia di pompa del laser è fornita per via ottica.

Applicazioni: Sensori idrofonici per la navigazione di  AUV (Automotive Undersea Vehicles)
                   Sensori di deformazione (strainmeters) per il monitoraggio di siti vulcanici


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