Esercitazioni di Fisica 1

G. Cella

Ultima versione: \today

Abstract

Applicazioni dell’analisi dimensionale.

1 Conversioni di unità di misura

Definendo il metro come del meridiano terrestre, e il miglio marino (abbreviato nmi) come l’arco del meridiano terrestre corrispondente a , esprimere quest’ultimo in metri.
Detto il raggio terrestre abbiamo ma anche e quindi confrontando
Il nodo è un’unità di misura della velocità, corrispondente a un miglio marino all’ora. Esprimerlo in m/s e in km/h.
Abbiamo e anche
Il parsec (pc) è definito come la distanza alla quale si trova una stella che subisce vista dalla terra una parallasse annuale di un secondo d’arco. Calcolare il valore di un parsec in metri, sapendo che la distanza media della terra dal sole (la cosiddetta unità astronomica, UA) vale .
figure 500px-Parsec-fr.svg.png
Figure 1 Definizione del parsec.
Facendo riferimento alla Figura 1↑ abbiamo ossia (notare che se )
Esprimere l’inverso della costante di Hubble, data da , in secondi.
Abbiamo

2 Semplici applicazioni dell’analisi dimensionale

Analizzare dimensionalmente il problema del periodo di oscillazione di un pendolo inizialmente verticale e con velocità .
I parametri in gioco sono la massa del pendolo , la sua lunghezza , l’accelerazione di gravità e la velocità iniziale . Vogliamo con essi costruire una grandezza delle dimensioni di un tempo, cioè Otteniamo il sistema che può essere risolto nella forma con arbitrario. Quindi qualsiasi combinazione del tipo ha le dimensioni di un tempo. La soluzione per il periodo sarà quindi della forma dove è una funzione arbitraria del parametro adimensionale Questa funzione esprime una possibile dipendenza (che in effetti esiste) del periodo di oscillazione di un pendolo dalla sua ampiezza. Il principio di isocronia delle oscillazioni, valido approssimativamente per piccole ampiezze, ci dice che dove è una costante strettamente maggiore di zero. Risolvendo le equazioni del moto si trova che la formula è corretta, e che .
Un paracadutista si lancia nel vuoto, e risente di una forza di attrito viscoso proporzionale alla velocità, Sulla base di considerazioni dimensionali si determini il tempo di caduta dall’altezza iniziale , e discutere il limite di attrito trascurabile.
Vogliamo determinare una grandezza delle dimensioni di un tempo dai parametri supposti rilevanti, cioè , , e . Le dimensioni di sono anzitutto e abbiamo quindi deve essere da cui La conclusione è che la combinazione ha le dimensioni richieste per un valore arbitrario di . É chiaro inoltre che la combinazione è adimensionale, quindi potremo scrivere per il tempo di caduta dove è una funzione arbitraria. Da un esercizio svolto precedentemente sappiamo che nel limite di attrito trascurabile deve essere questo significa che per grandi valori di deve essere
Si osserva che un paracadutista in caduta raggiunge una velocità limite costante. Determinare tale velocità limite sulla base di considerazioni dimensionali.
Possiamo ripetere le considerazioni fatte all’esercizio precedente, cercando questa volta una grandezza delle dimensioni di una velocità. Da otteniamo stavolta da cui Quindi per qualsiasi valore di la quantità ha le dimensioni cercate. D’altra parte la velocità limite non può dipendere da per definizione, e quindi . In conclusione sarà dove è la solita costante adimensionale indeterminata. Se ci avesse interessato la velocità con cui il paracadutista arrivava al suolo avremmo scritto con funzione arbitraria, e dall’esistenza di una velocità limite avremmo potuto concludere che con .