Misura di e/m con il metodo di Hoag

A cura di Alessia Di Pancrazio, Francesca Sarri, Luigi Spontoni








 
 

Velocita’ dell’elettrone alla fine dello stadio d’accelerazione:
 
 


 
 

tempo trascorso tra le placchette deflettrici:
 
 


 
 

spostamento laterale:
 
 


 
 

velocita’ perpendicolare:

cioe’ l’elettrone, se si ignora B, si sposta lateralmente di soli 0.42 mm, mentre acquista una velocita’ trasversa di 8.5 105 m/s.
 
 
 

Trattazione semplificata:
 
 

Ignoriamo l’effetto di B nell’intervallo di tempo (1 ns) che l’elettrone trascorre tra le armature.

Vt= velocita’ nel piano trasverso all’uscita delle armature.
 
 

w = (e/m) B

r = (m/e) Vt /B
 
 

Velocita’ angolare indipendente dal raggio del cerchio

Elettroni su orbite di raggio maggiore viaggiano piu’ velocemente.
 
 

Dato il potenziale acceleratore V, la velocita’ iniziale sara’:
 
 


 
 

tempo per raggiungere lo schermo: 

se tale tempo uguaglia quello che occorre per un giro completo:
 

segue:

Focalizzazioni successive (rotazioni di multipli di 2p) danno:
 


 
 



 
 
 

                                       Relazioni "esatte":
 
 

Poniamo:
 
 






 
 

Equazioni che tengono conto del moto dell’elettrone tra le armature (tenendo conto sia di B che di E):
 
 


 
 

Verifichiamo sotto quali condizioni l’equazione esatta da’ il medesimo risultato di quella originale (semplificata)
 
 

Poniamo:

L’equazione originale:

si puo’ modificare come segue:
 


 

poniamo f=0.5 e diamo a p un valore arbitrario (e.g. 5):
 


 

Sostituendo nelle espressioni di x ed y, si trova:

                     X = 0

                     Y = 0.06 a/w2  = 1.8 mm
 
 

Avendo preso: E = 5000 V/m, d (distanza tra le armature) 1 cm e  B = 4 10-3 T
 
 

                         Quindi l’approssimazione e’ buona.
 
 
 



 
 

MISURA DI e/m CON IL METODO DI HOAG






 
 
 
 
 

Calcolo dettagliato delle coordinate del punto d'arrivo sullo schermo:

Per lo studio del moto dividiamo i calcoli in due parti:

La prima parte integra le equazioni del moto all'interno delle piastre deflettrici, la seconda si occupa del moto dall'uscita delle piastre allo schermo del tubo catodico.

Sia vo la velocita' che l'elettrone acquista grazie alla d.d.p. VA tra il catodo e l'anodo del tubo catodico, cioe` la velocita' dell’elettrone prima di entrare tra le armature deflettrici:

In presenza del solo campo elettrico avrei:

Questa accelerazione genera una componente della velocita' lungo l'asse x che chiamo vn, e quindi la carica risente di una forza dovuta al campo magnetico, che e' diretto come l'asse z.


 

Sull'elettrone avro' percio' una risultante:


Calcoliamo il prodotto vettoriale:

Risolviamo il moto componente per componente:

 

Ponendo:

avro':

 

Introducendo ora la variabile complessa:

sommando le prime due equazioni del sistema abbiamo:

La soluzione di questa equazione differenziale e':

con c costante complessa da determinarsi in base alla condizioni iniziali.

Ponendo

e ricordando la definizione di r possiamo scrivere


 

Poiche' a t=0 abbiamo come condizioni al contorno:

ricaviamo

Riscrivo le equazioni:

Se integriamo ulteriormente ricaviamo le equazioni del moto.
 

Il moto e' una cicloide.
All'uscita delle armature , dopo un tempo t1=l1/Vo, indicando con :

le coordinate dell'elettrone saranno:

e le velocita' :

 

Nella seconda parte del moto abbiamo E = 0 , cioe' a = 0.

Le equazioni del moto risultano essere:

Integrando tali equazioni con il metodo gia’ impiegato, otteniamo:

Imponendo come condizione iniziale la velocita' con cui l'elettrone e' uscito dalle piastre ricaviamo:

Integrando nuovamente le equazioni che esprimono le velocita' e imponendo
come condizione iniziale la posizione dell'elettrone all'uscita delle piastre, otteniamo
le equazioni del moto:


 

L'elettrone allora giunge sullo schermo al tempo:

Misurato a partire dall’istante in cui esso e’ uscito dalle piastre.

Indichiamo con :

Le coordinate dell'elettrone sullo schermo saranno:


 



 


Formula che useremo per il calcolo di e/m.








 

Le grandezze che compaiono sono:

n = numero di giri compiuti dall’elettrone

L = lunghezza del solenoide

d = diametro del solenoide

VA = potenziale acceleratore

N = numero di spire del solenoide

l = lunghezza percorsa dagli elettroni

I = corrente che circola nel solenoide
 

Dimostriamo come si giunge all’equazione.

Ricordiamo alcune equazioni introdotte precedentemente:

Il numero di giri che l’elettrone compie in un tempo t = l/vo è:


 
 

Sullo schermo si visualizza un punto quando ogni elettrone compie un
numero intero n di giri. Se B(n) è il valore del campo magnetico per cui
avviene tale contrazione, imponendo:
 
 


 
 

otteniamo:


 

Elevando al quadrato e sostituendo il valore della velocità angolare ricaviamo:


 

In un solenoide infinito il campo magnetico vale:


 
 

Nel nostro caso, avendo lunghezza finita, il campo sull’asse del
solenoide vale:


Sostituendo questo valore di B e ricordando che

abbiamo:


 

Geometria dell'apparato
 
 

Strumentazione disponibile
 
 

Valori tipici delle grandezze fisiche
 
 

Misure effettuate
 
 

Proiezione della traiettoria sul piano x-y
 
 

Schema dell'apparato sperimentale
 
 

Formule di Hoag per e/m
 
 

Schema dell'apparato alternativo
 
 

Formula per e/m con il metodo alternativo