A OVEST DI PAPERINO

 

Per chi non lo sapesse, Paperino è una non amena località (123 anime, di cui molte morte) che giace (senza potersi risollevare) nella fertile piana del Bisenzio, non lontano da Tàvola e da Capalle.

La prima Università a Ovest di Paperino è (per il momento) l’IMT di Lucca, dove IMT sta per Istituzioni, Mercato, Tecnologie (che sarebbe come dire Italia, Minnesota, Turkmenistan) ed è nata dalla fantasia patalogica (o patologica?) del Presidente pro breve tempore del Senato e Seconda Carica dello Stato ( lunga vita alla Prima!).

“Perché parlarne?” chiede la spossata casalinga di Voghera (città con i pavimenti più lustri d’Italia, immagino). Ma perché l’IMT è l’Utopia Realizzata, l’avatar dell’Università Ideale, se prendiamo alla lettera la scheda per il programma dell’Unione redatta dal maître a penser Gianni Toniolo, uno che legge Schiavone e scrive per farsi leggere da Schiavone, e pensa di aver risolto in questo modo, come i miei amici Piero e Franco nei lontani anni del Liceo, il paradosso del solipsista.

L’IMT rispetta infatti i quattro pilastri della saggezza:

a)     abolizione del valore legale del titolo di studio – infatti non rilascia alcun titolo di studio avente valore legale

b)    distribuzione agli atenei delle risorse statali solo sulla base di rigorosi criteri di valutazione – infatti è stato finanziato dal MIUR solo dopo essere stato valutato dal CNVSU (sulla base dei primi nove mesi di attività) e il CNVSU ha dichiarato che in nove mesi in effetti non ha fatto nulla, ma di certo non avrebbe potuto fare di meglio

c)     assegnazione a ogni potenziale studente di una somma e liberalizzazione delle rette di frequenza – in effetti gli studenti ricevono vitto e alloggio gratis, e le rette di frequenza, del tutto libere, sono pagate da qualcun altro (e infatti quest’anno ci sono oltre mille richieste di ammissione, provenienti da tutto il mondo)

d)    piena responsabilizzazione degli atenei per l’uso delle proprie risorse – che è poi l’obiettivo più facile da realizzare: basta usare soltanto le risorse altrui.

A Ovest dell’IMT c’è poi il lago di Massaciuccoli, dove in gioventù si pensava di fondare il Massaciuccoli Institute of Technology, ma secondo un antico ammonimento di Umberto Eco (absit Schiavone verbo) non è concesso all’umana fantasia di superare i confini della realtà fattuale, confini che dal Big Bang in poi si allontanano da noi alla velocità della luce.

Partendo da questo assunto, una domanda tuttavia s’impone: perché sono condannato a vivere nella stessa Galassia di Tremonti, Pera e Toniolo?

 

Paolo Rossi*

 

*Paolo Rossi è il banale pseudonimo con il quale firma le sue insultanti lettere aperte l’omonimo docente di fisica teorica dell’Università di Pisa, che così spreca il suo tempo invece di completare la stesura della sua Field Theory of Parentage, in cui si dimostra rigorosamente che il formalismo introdotto da Feynman per la trattazione dell’elettrodinamica quantistica è il più adatto a risolvere alcuni complessi problemi d’interpretazione storiografica relativi alla dinamica sociale delle classi dirigenti nell’Alto Medioevo (il tutto nella prospettiva di ricavarne poi uno spin-off)