ESTRATTO DELLA BOZZA DI VERBALE DELLA COMMISSIONE DIDATTICA PARITETICA Ð
Riunione del 9/3/04
La Commissione Didattica Paritetica di Ateneo ritiene che il meccanismo
della detrazione sulla base del reddito familiare rispetto alla contribuzione
studentesca massima debba essere identificato una volta per tutte sulla base di
linee-guida fondate su principi di progressivitaÕ e di perequazione, e che tale
meccanismo debba essere pertanto svincolato, nella sua definizione generale,
dallÕindividuazione di valori specifici
di reddito e di contribuzione (fasce) la cui definizione, essendo soggetta a periodiche variazioni, non garantirebbe il mantenimento
nel tempo del principio di perequazione.
La Commissione, alla luce
delle considerazioni precedenti, propone lÕadozione di una formula di
detrazione che rispetti un comportamento gaussiano, ossia tale da assicurare un
andamento delle detrazioni che, con la diminuzione del reddito a partire dai valori
piuÕ elevati, sia dapprima
graduale, in seguito accelerato in corrispondenza di redditi
medio-bassi, e infine si stabilizzi intorno a una detrazione massima che rispetti i vincoli di legge.
In formule, detto r il reddito familiare e D(r) la funzione che rappresenta la detrazione
sulla base del reddito, lÕespressione
generale proposta eÕ
Tale espressione dipende da due soli parametri, Do ed Ro, cosiÕ
interpretabili:
- Do eÕ il valore
della massima detrazione (corrispondente a reddito zero)
- Ro eÕ il reddito
per cui si ha la massima velocitaÕ di variazione della detrazione (punto di
flesso della funzione).
La tassazione in funzione del reddito T(r), detta Tm la tassazione massima, vale quindi T(r) = Tm Ð D(r).
La Commissione valuta
che, al fine di assicurare
la doverosa protezione delle fasce di reddito economicamente piuÕ deboli, la scelta dei parametri Do ed Ro, che eÕ compito di pertinenza degli Organi di Governo dellÕAteneo e in
particolare del CdA, debba
comunque essere effettuata sulla
base delle ulteriori linee-guida sotto indicate:
- La tassazione mimima To =
Tm Ð Do dovrebbe
sempre coincidere con il minimo di
legge, come periodicamente fissato dai decreti ministeriali (170 euro per il prossimo anno accademico).
- Il gettito totale risultante dalla tassazione delle fasce di reddito oggi soggette al regime di detrazione non dovrebbe aumentare
nel tempo.
Il mantenimento del secondo vincolo puoÕ essere assicurato in pratica osservando che, nel caso di distribuzioni normali
(gaussiane) , se So eÕ
la semilarghezza della distribuzione dei redditi soggetti al regime di
detrazione, la costanza
del gettito risultante dalla tassazione T(r) di tali redditi puoÕ essere realizzata mantenendo
costante la relazione
(Ro^2 + So^2)/Do.
Se poi si osserva che empiricamente, sulla base del sistema attuale di tassazione, si trovano i valori
saraÕ sufficiente garantire che
i valori di Do ed Ro siano sempre
comunque scelti in modo tale da
sodddisfare la relazione
Do = 1,2 (237+ Ro^2)
in cui per comoditaÕ Do eÕ espresso in euro ed Ro in Keuro.
Questa scelta da un punto di
vista qualitativo, anche se non strettamente quantitativo, implicherebbe
lÕidentificazione di una fascia di redditi fortemente protetti,
estesa almeno fino al
doppio di So, con massima protezione fino a So.
Tale fascia protetta corrisponderebbe qualitativamente alle attuali prima e
seconda fascia di detrazione, ma con un sostanziale allargamento (
fino a oltre 15 Keuro)
della prima fascia.