MOTIVAZIONI
PER LA PROPOSTA DI RIEQUILIBRIO
Il patrimonio attuale della Facolta`
ammonta a 913,57 punti, che corrispondono a 450 posti di docenti in accordo con
il criterio di ripartizione tra le fasce (27% ord, 33% ass, 40% ric con
tolleranza +/- 3%, cioe` ~1 posto per fascia per area) approvato dalla
Facolta'.
In particolare sono previsti
ord: 121
ass: 149
ric: 180
La
proposta prevede di mantenere
- 6 posti (~12
punti)
come riserva per coprire esigenze straordinarie e per garantire
i margini alla tolleranza di cui sopra.
I rimanenti 444 posti
verrebbero ripartiti tra le aree nel modo seguente:
- 420 per il fabbisogno
didattico/scientifico
- 24 come premio basato su
una valutazione dell'attivita` di ricerca.
La ripartizione per
fabbisogno verrebbe effettuata in percentuale, con un opportuno fattore
correttivo, mentre la seconda quota verrebbe assegnata per scaglioni di
merito.
L'obiettivo della ripartizione e` di formulare un'ipotesi di pianta
organica di Facolta`, ripartita per fasce e per aree, rispetto alla quale
misurare gli squilibri e proporre meccanismi di riequilibrio.
I
criteri che vengono proposti sono stati generalmente scelti in modo che siano
pochi, di facile valutazione quantitativa e corrispondenti ad analoghi
indicatori usati a livello nazionale o di Ateneo.
La schematicita' di
alcune valutazioni dell'attivita` di ricerca (dovuta alla difficolta` di reperire
indicazioni quantitative adeguate a livello nazionale) ha comunque effetti
minimi sul risultato finale, grazie alla ripartizione per scaglioni.
Si
propone che i risultati della ripartizione una volta approvati dalla Facolta`,
abbiano validita` quinquennale e piu` precisamente dal 1/XI/2001 al 31/X/2006,
fatte salve revisioni che si dovessero
rendere necessarie a causa di
modifiche strutturali dell'offerta o della domanda didattica oppure a modifiche
della dotazione complessiva della Facolta`.
Le considerazioni generali
che sottendono la scelta dei criteri sono le seguenti.
CRITERI
SCIENTIFICO/DIDATTICI
Si propongono due criteri inscindibili che sono
sostanzialmente basati sulle linee guida che derivano dai seguenti
documenti:
1.
documento 17/2001 del Comitato Nazionale per la Valutazione, approvato dal
MIUR, e relativo alla determinazione delle risorse minime necessarie per
l'attivazione dei corsi universitari;
2. piano di riequilibrio d'Ateneo, approvato dal
Senato Accademico nel corso del 2001, tendente a una definizione di pianta
organica delle Facolta`;
3. ordinamenti e regolamenti didattici dei corsi di studi, approvati
dalla Facolta`.
Nello specifico i due criteri di fondo tendono a
misurare:
a) il
carico didattico, sulla base del numero degli studenti e della tipologia dei
corsi (cattedratici o di laboratorio);
b) l'offerta didattica aggiuntiva, oltre a quella di
base, per riflettere le valenze scientifico/culturali delle aree.
CRITERI
SULL'ATTIVITA` DI RICERCA
Si propongono esclusivamente criteri
riconducibili a valutazioni espresse da Commissioni Nazionali, anche per le
difficolta` sopra indicate nel reperimento dei dati.
In ogni caso non si
tratta di determinare valori assoluti, che non risultano significativi a causa
delle differenze culturali, organizzative e metodologiche tra le aree;
piuttosto si vogliono valutare i rapporti tra i valori conseguiti dalle aree e
i valori medi di riferimento nazionali.
Si intende misurare (con peso
approssimativamente uguale in questa applicazione) la dinamica delle aree,
relativamente a:
c) sviluppo delle carriere;
d) capacita` di attrarre
finanziamenti.
Altri parametri, quali il numero e la qualita` delle
pubblicazioni, i finanziamenti individuali, il numero di ricercatori
scientificamente attivi o la risposta al mercato del lavoro, non sono risultati
valutabili in modo tale da dar luogo a un'adeguata comparazione.
Entriamo
ora piu` nel dettaglio di come i punti (a-d) sono stati valutati.
a)
CARICO DIDATTICO
i) si ripartiscono tra
le aree i crediti standard (CFU) relativi a ciascun corso di studi, sulla base
degli ordinamenti approvati (v. 3 sopra). Ad esempio, al totale dei crediti dell'area
matematica concorrono i crediti dei corsi di servizio forniti a tutti gli altri
corsi di studi.
Sulla base delle indicazioni ministeriali (v. 1) ci
riferiamo esclusivamente ai corsi di I livello, nella presunzione che l'offerta
ai livelli superiori sia commisurata alle risorse possedute.
ii)
si attribuisce una quota supplementare di crediti in relazione al carico dei laboratori
tabellari, in misura tale da raddoppiarne il valore in crediti. Tale raddoppio
e` conforme a quanto previsto nei regolamenti didattici (v. 3) per i relativi carichi
dei docenti.
iii) l'effetto del
numero degli studenti si traduce in un fattore moltiplicativo intero per i corsi
ad alto affollamento. Tale fattore deriva dal citato documento MIUR (v.1) e
riflette il numero di sdoppiamenti necessario e ammesso per una didattica
efficace. Esso e` misurato dal rapporto tra gli immatricolati a ciascun corso
di studi e il numero standard di immatricolati definito dal documento 1.
b)
OFFERTA DIDATTICA AGGIUNTIVA
E` nostra convinzione che l'unica misura
non sindacabile della varieta` dell'offerta didattica sia data dal numero dei
curricula approvati dalla Facolta` e inseriti negli ordinamenti (v.3). I curricula rappresentano un impegno didattico
formale, ineludibile e supplementare rispetto a quelli considerati nel punto
(a).
Esso puo` essere quantificato nella misura dell'impegno didattico annuale
di un docente per ciascun curriculum.
FATTORE CORRETTIVO AL
CALCOLO DI a+b
Attualmente c'e` un rapporto di quasi 20:1 tra il
numero max e min degli studenti per corso.
E` ragionevole ipotizzare
economie di scala sia per le attivita` di ricerca che per quelle didattiche,
solo in parte implicite nei parametri fissati dai criteri nazionali e riflesse
nei criteri (a-b). In particolare occorre che le aree a basso affollamento non
scendano sotto la massa critica indispensabile a garantire una buona attivita` di
ricerca.
Questa correzione puo` essere realizzata tenendo conto dei criteri
nazionali che prevedono un minimo di 16 docenti per corso di studi ovvero
seguendo il principio statutario d'ateneo che prevede i docenti garanti (min
12). In pratica i due criteri risultano sostanzialmente equivalenti.
L'effettiva
realizzazione che si propone prevede l'attribuzione preliminare di 12 docenti a
ciascun'area e la ripartizione dei 348 posti residui in misura proporzionale ai
crediti attribuiti all'area dal calcolo di a+b
c) SVILUPPO
CARRIERE
La premessa e` che, su scala nazionale, il numero dei
concorsi di nuova tipologia e` risultato in media proporzionale alla platea dei
potenziali concorrenti per ciascuna area.
Si ritiene pertanto sufficiente
per valutare la dinamica locale delle carriere misurare il rapporto tra il
numero delle idoneita` conseguite e il numero dei potenziali concorrenti
locali.
Questo criterio non viene applicato ai concorsi di ricercatore per
le notevoli difficolta` di alcune aree al reperimento dei dati.
Vale la
pena di notare che non vi e` sostanziale differenza nei risultato se si
considerano o meno le idoneita`
conseguite in concorsi interni alla Facolta`; la commissione propende in linea
di
principio a escludere comunque tali idoneita`.
L'analisi mostra un
naturale raggruppamente delle aree di facolta` in tre gruppi ai quali si
propone di attribuire i seguenti premi (in posti docente):
-
dinamica lenta (~15%) 1 posto
- dinamica media (~30%) 2 posti
- dinamica veloce
(~45%) 3 posti
d)
FINANZIAMENTI
Nell'impossibilita` attuale di pervenire a una misura
piu' fine che tenga conto analiticamente dei finanziamenti dei progetti co-finanziati,
EU, CNR, INFN, ecc. dei
finanziamenti industriali, dei brevetti ecc., ci siamo ridotti al criterio
usato dal MIUR per la ripartizione del fondo incentivante.
Tale criterio
tiene conto del rapporto tra i finanziamenti ricevuti localmente dall'area e la
media nazionale dei finanziamenti dell'area stessa.
La proposta di premio
prevede l'assegnazione di
- 3 posti a chi abbia
avuto la quota di fondo incentivante
- 1 posto agli
altri.
Concludiamo questa illustrazione con la proposta che i
posti la cui copertura, totale o parziale, sia stata assicurata da
finanziamenti per mobilita` o chiara fama, ministeriali o d'ateneo e che quindi
contribuiscono ad aumentare la dotazione complessiva della Facolta`, vengano
scorporate dalla dotazione stessa e assegnati, pro quota, alle aree
beneficiate.
Per ogni dettaglio relativo alle procedure operative per
il riequilibrio si rimanda al relativo allegato.