FACOLTA’
DI SCIENZE M.F.N. - CRITERI E PROCEDURE PER IL RIEQUILIBRIO
VALUTAZIONE
DELLE ECCEDENZE
:Le eccedenze di personale docente
rispetto all'equilibrio definito dalla Pianta Organica di Facolta’ (P.O.F.) si
valutano per area e per fascia.
Sono soggette a prelievo le
posizioni liberate a seguito di pensionamento, trasferimento o
dimissioni volontarie, ma non quelle liberate a seguito di promozione a
fascia superiore, sia nel caso di chiamata interna che in quello di
passaggio ad altra sede.
L'eccedenza di una singola unita’ di
personale per area e per fascia non da’ luogo a prelievo Anche a tal fine e’ assicurato il mantenimento di un
fondo indiviso di Facolta’, in misura tale da coprire non meno di un terzo
delle 18 potenziali posizioni in eccesso
Il coefficiente di prelievo e’
deliberato dalla Facolta’ con scadenza periodica.
VALUTAZIONE
DELLE CARENZE
Le carenze di personale docente
rispetto all'equilibrio definito dalla P.O.F. si valutano per area e per
fascia.
Notando che la copertura di un posto
di professore ordinario richiede 0.69-2.91 punti di budget (a seconda che si
tratti di promozione interna o di chiamata esterna), il costo di un associato
e’ di 0.94-2.22 punti e il costo di un nuovo ricercatore e’ di 1.28 punti, si
decide di equiparare il costo medio di copertura di una posizione in una
qualunque delle fasce al costo di un ricercatore, il che e’ equivalente ad
attribuire una probabilita’ all'incirca tripla a una chiamata interna rispetto
ad una esterna.
Con questa semplificazione, la
valutazione delle carenze totali di area avviene sommando algebricamente
tutte le differenze positive e negative tra i valori della P.O.F.
e i valori effettivi del personale docente in servizio (di ruolo) nelle varie
fasce al momento del riequilibrio. Le risorse gia’ assegnate all'area ma non
ancora utilizzate vengono conteggiate come unita’ di personale in servizio,
nella misura di un'unita’ ogni 2.03 punti di budget, con arrotondamento
all'intero pi vicino.
Le carenze totali di Facolta’
sono definite come la somma delle carenze positive delle singole aree.
La riassegnazione delle risorse resesi disponibili avviene per ogni area in
misura proporzionale al rapporto tra le carenze totali dell'area e le carenze
totali di Facolta’.
Le risorse riassegnate in tal modo
possono essere destinate esclusivamente alla copertura di posizioni relative a
fasce per le quali l'area interessata risulti carente.
Non partecipano alla
riassegnazione le Aree, anche carenti, che risultino in possesso di quote di
budget non ancora impegnate.
Le risorse proprie di ciascuna area,
risultanti dalla quota restituita all'area stessa a seguito di pensionamenti,
dimissioni o trasferimenti, possono essere utilizzate anche per chiamate in
fasce in cui l'area mostra eccedenze,
con il vincolo della coerenza con un piano di sviluppo dell'area
approvato dalla Facolta’ e restando inteso che tali operazioni comportano
un'inevitabile dilatazione del periodo durante il quale l'area continuera’ ad
essere soggetta a prelievi per riequilibrio.
Le posizioni la cui copertura,
totale o parziale, sia stata assicurata da finanziamenti per mobilita’ o per
chiara fama, ministeriali o di Ateneo, non vengono conteggiate ( o vengono
conteggiate solo per la parte a carico della Facolta’) ai fini del calcolo
delle eccedenze, ma vengono conteggiate a pieno titolo ai fini del calcolo
delle carenze, in quanto le relative posizioni sono a tutti gli effetti
ricoperte. Analoga e’ la procedura per i casi in cui il passaggio a fascia
superiore sia finanziato da un'altra Facolta’: in tali casi la posizione viene
conteggiata come appartenente alla fascia corrispondente alla quota di budget
impegnata dalla Facolta’ di Scienze.
La riassegnazione delle risorse
derivanti dai prelievi per riequilibrio avviene con scadenza periodica.