MARIANO PIERUCCI, MECCANICO DELLO STABILIMENTO DI FISICA

 

 

 

 

 

MARIANO PIERUCCI,
MECCANICO DELLO STABILIMENTO DI FISICA

 

Dell'abilità di Mariano Pierucci v'è una chiara testimonianza nelle cose che si conservano di lui sia a Pisa che in altri luoghi, per esempio a Firenze presso la Fondazione Scienza e Tecnica, che ha molte sue opere nella collezione di strumenti dell'antico Istituto Tecnico Toscano. La stima che ne ebbe il Matteucci è attestata dal seguente episodio. Il Matteucci per motivi di salute aveva deciso di affittare una villetta distante da Pisa un mezzo miglio; perciò sarebbe rimasto disabitato l'appartamento costruito nel nuovo edificio per abitazione del direttore del Gabinetto fisico. Tuttavia era pericoloso lasciare incustodite, benché protette da buone serrature, le macchine costose conservate nel Gabinetto. Il Matteucci suggeriva di dare alloggio nel detto quartiere alla famiglia di Mariano Pierucci "abile e onesto macchinista del Gabinetto, perché sorvegliasse le macchine e sapendosi che il quartiere è abitato si evitassero i maggiori pericoli"64. Il Provveditore "in vista dei danni che potrebbero avvenire e della buona condotta di Mariano Pierucci" dava il suo parere favorevole, ferma restando la responsabilità assunta dal Matteucci sulla conservazione degli infissi e di tutto quanto era affidato alla sua custodia, dovendo durare fino a che al R.Governo o al Matteucci non piacesse di revocare la concessione64. Tutto ciò avveniva tra la fine del 1855 e l'inizio del 1856. Sappiamo però da Nicomede Bianchi che dall'anno 1850 all'aprile del 1854, il Matteucci abitò Corliano, "villa signorile situata ai piedi delle colline pisane a venti minuti sulla ferrovia da Pisa... in quella tranquilla campagna, Carlo condusse a termine alcuni dei suoi lavori scientifici più importanti". Pertanto l'appartamento destinato al direttore dello stabilimento Fisico doveva essere poco abitato fin dal 1850. Continuando la lettura della biografia si viene a sapere che il Matteucci lasciò Corliano nel 1854 perché aveva acquistato una villetta vicino a Pisa, ove "ebbe ben tosto il suo spazioso laboratorio al piano terreno"65. Perché si disse allora che la casa in campagna era stata presa in affitto? Si può pensare che nascondendo un trasloco definitivo si facilitasse l'assegnazione dell'appartamento al Pierucci.
Per illustrare la sua qualità di costruttore, basterebbe mostrare la sua Macchina di Atwood, conservata presso la Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze. L'autenticità della attribuzione, più che dalla sua firma, è attestata da questa lettera del Ministero della Istruzione pubblica al Provveditore del Pubblico Studio di Pisa, che ha la data del 22 marzo 1854: "Il Cav. Direttore del R.Istituto Tecnico di questa Capitale commise al Macchinista Mariano Pierucci la costruzione della Macchina di Atwood da servire ai bisogni di quello Stabilimento. Avendo il Pierucci condotto a termine tal lavoro, il mentovato Direttore desidera che sia veduto ed esaminato, prima di farlo trasportare a Firenze, da persone competenti, onde esser certo che la Macchina agisca nel modo conveniente; che sia eguale per la dimensione e per la funzione a quella costruita a Parigi nella Officina del Signor Deleuil (la quale si possiede da codesto Gabinetto Fisico); e che sia fornita del necessario apparecchio per effettuare il distacco del peso col mezzo di una calamita temporaria. Ed io invito VS. Illma. a pregare alcuni dei Professori di cotesto pubblico Studio, che Ella stimi più idonei all'uopo, a fare la ispezione della quale si parla, ed a riferire se la Macchina abbia tutti i pregi che deve possedere"66. Di Mariano Pierucci abbiamo trovato una sola lettera; quella che scrisse al Provveditore dell'Università di Pisa l'8 marzo 1860: "Il sottoscritto devoto servitore dell'Eccellenza Vostra, nella sua qualità di Meccanico del R. Stabilimento di Fisica di questa Università, espone che per causa di maggiori incombenze sovvenute nel disimpegno del suo uffizio, sia per nuovo regolamento, sia per aumento di machine [sic] che d'anno in anno va ampliandosi il sud.o Stabilimento, e non potendo per tale cosa più utilizzare in suo vantaggio parte del tempo che gli avanzava, si trova nella necessità di supplicare l'Eccellenza Vostra ad accordargli un aumento sulla sua provvigione che è al presente di L. 74 e c.mi 61 al mese"67. La lettera accompagna il parere del Direttore. Il Provveditore indirizzò la supplica, accompagnata dal suo parere, e da quello del direttore del Gabinetto di Fisica, al Ministro della pubblica Istruzione "Il prof. Riccardo Felici fa di esso Pierucci i dovuti elogi rispetto alla non comune abilità di Meccanico, esterna il desiderio che una tale domanda venga presa in considerazione, e soggiunge che lo impiegherebbe più assiduamente in servizio dello Stabilimento, ove le [sic] fosse corrisposta una maggior provvisione, e non temesse di distrarlo dalle commissioni di particolari che gli somministrano sorgenti di lucro per sodisfare [sic] ai bisogni della non piccola famiglia da cui è aggravato. Il ricordato Pierucci fin dal 1846 fu invitato a trasferirsi da Pistoia a Pisa, perché la Università avesse a disposizione un Artista che riparasse prontamente ai guasti che derivano alle macchine dall'uso nelle frequenti esperienze, e per tal'opera fu lui concesso lo stipendio di L. 80 mensili. Stabilito il decreto del 13 Dicembre decorso il nuovo Ruolo delle provvisioni per gli Impiegati Universitari non facenti parte del Corpo Insegnante fu determinata in L. 850 italiane quella annessa all'impiego di macchinista coperto dal supplicante: lo che non offre se non un tenue aumento a quanto da lui si percepiva. All'oggetto adunque di rendere più proporzionata all'ufficio ed alla capacità del Pierucci la provisione del Macchinista addetto al Gabinetto Fisico di questa Università, e perché dal Professore possa sempre meglio utilizzarsi la di lui opera, proporrei che lo stipendio del nominato Pierucci fosse determinato in annue Lire italiane milledugento..."67 Il Ministero rispose che per quell'anno non era più possibile cambiare il bilancio che era già chiuso, ma che "V.S. potrà rinnovare i suoi offici in proposito quando si farà il bilancio il prossimo venturo anno"67.
La Biblioteca Universitaria di Pisa conserva il Catalogo degl'istrumenti di fisica che si costruiscono nel laboratorio di Mariano Pierucci Meccanico del R.Stabilimento di Fisica. Via S.Maria 887. A Pisa, che porta la data del 1865, a cui fece seguire nel 1870 un Supplemento al catalogo [...].
Nel catalogo c'è un elenco dei premi ottenuti. Partecipò più volte alla Esposizione Toscana: nel 1844 ebbe la medaglia di bronzo, nel 1850 e nel 1854 la medaglia d'argento. Nel 1855 ebbe la menzione onorevole e una medaglia di 2a classe all'Esposizione Francese. Nel 1856 ebbe la decorazione al merito industriale di Toscana. Nel 1861 la medaglia d'onore all'Esposizione Italiana. Nel 1868 la medaglia all'esposizione delle Provincie di Pisa e Livorno.
Nel Catalogo del 1865 sono elencati con i loro prezzi ben 279 strumenti "che si costruiscono nel laboratorio di Mariano Pierucci". Tutti fabbricati dal Pierucci? Questa è la domanda che si pongono alcuni, vista l'abitudine che avevano allora molti importatori di sostituire con la propria etichetta quella originaria delle macchine e degli strumenti importati. Ma il Pierucci, che godeva della stima generale, era persona da affermare ciò che facilmente poteva essere smentito? Una prova affascinante della sua abilità di costruttore l'abbiamo vista nella macchina di Atwood, commissionata dall'Istituto Tecnico di Firenze, e che è conservata presso la Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze; essa porta una etichetta di ottone, con inciso in grande il suo nome. Pensiamo che il catalogo elenchi non tanto le macchine già pronte in deposito, quanto quelle che il Pierucci era in grado di costruire su commissione ("che si costruiscono" dice il catalogo); proprio come succede anche ora nel campo delle macchine utensili.
Nell'inventario del 1880 è indicata la provenienza di tutte le macchine ed apparecchi dell'Istituto: per tre oggetti è indicato "Pierucci - Pisa" , mentre altre sedici macchine portano l'indicazione "Laboratorio del Gabinetto". Tra quest'ultime la macchina di Morin, una macchina elettrica, apparecchi per l'esperienza del pendolo di Foucault, un galvanometro a specchio Magnus, un voltametro.
Più tardi a Mariano successe nell'attività industriale e commerciale il figlio Luigi. Di due bellissimi cartoncini, regalatimi gentilmente dai discendenti dei Pierucci, uno porta scritto Fabbrica di Strumenti Fisici Chimici e Matematici di Mariano Pierucci - Meccanico del R.Stabilimento di Fisica - Via S.Maria N.o887 Pisa; mentre nell'altro si legge Deposito di Lavori della Fabbrica Pierucci - premiata con 11 medaglie e 2 decorazioni da l'anno 1844 - Via S. Maria N.o 18 - Pisa - Strumenti di fisica e chimica di fabbriche Nazionali ed Estere... Rappresentante Luigi Pierucci Figlio ... Come si vede la ditta si ampliò successivamente, accentuando il suo carattere commerciale.
Qui terminiamo la nostra relazione sul Pierucci, rimandando ad un eventuale successivo approfondimento altre notizie sugli apparecchi di carattere scientifico da lui costruiti nell'Istituto di Fisica, o nel proprio Laboratorio, per il Matteucci prima e poi per il Felici, e anche su quanto faceva per altri Istituti, come pure sulla sua produzione di strumenti di carattere medico e industriale.