Idrofoni utilizzanti come  sensori cavitˆ laser in fibra ottica

 

Questo progetto di ricerca ha permesso di costruire per la prima volta in Italia sensori acustici optoelettronici, che utilizzano una cavitˆ laser con reticoli Bragg (il Fiber Bragg Laser:  FBL) impiantata su una fibra monomodale per telecomunicazioni. Il segnale acustico  trasformato dal sensore in segnale ottico nella banda di trasmissione della fibra e pu˜ viaggiare su di essa con bassissima attenuazione per poi essere analizzato a grande distanza.

A differenza dei trasduttori piezoelettrici correntemente utilizzati quali idrofoni, il nostro trasduttore non richiede dunque alcuna elettronica in prossimitˆ del sensore nŽ necessita di alimentazione elettrica in loco. Anche lĠenergia di pompa del laser  fornita per via ottica. Esso ha inoltre il pregio di poter utilizzare le note tecnologie di multiplexing sviluppati ai fini delle telecomunicazioni: si pu˜ impiantare su unĠunica fibra una serie di sensori a distanze opportune ed utilizzare un solo sistema opto-elettronico di interrogazione, locato insieme con il laser di pompa in posizione remota.

Trasduttori ottici puramente passivi, costituiti da singoli reticoli di Bragg fotoincisi su fibra ottica sono utilizzati da lungo tempo come sensori di stress e quindi anche di pressione, monitorando le variazioni della lunghezza dĠonda del loro picco di riflessione. In Italia alcuni gruppi di ricerca lavorano su questi trasduttori (e tra gli altri anche il gruppo del IFAC-CNR che  nostro partner nel progetto e che possiede la strumentazione per fotoincidere i reticoli di Bragg). In quanto a sensibilitˆ, questi sensori sono piuttosto grossolani, arrivando ad apprezzare solo variazioni dellĠordine del decimo di atmosfera.

Il tipo di tecnologia da noi adottato dovrebbe permettere, anche alla luce del lavoro sperimentale giˆ eseguito, la realizzazione di schiere di idrofoni elettricamente passivi, immuni da campi elettromagnetici e resistenti ad ambienti chimicamente aggressivi, di piccole dimensioni (il sensore  una porzione di fibra ottica lunga alcuni centimetri e dal diametro esterno di 125 µm), con elevato range dinamico e sensibilitˆ di molti ordini di grandezza migliori di quelle dei singoli reticoli Bragg, confrontabili o migliori di quelle dei sensori piezoelettrici. Si prevede di poter rivelare, a costi contenuti con interrogazione in remoto ed rivelazione in multiplexing, un segnale acustico di intensitˆ pari al livello di fondo del rumore in mare calmo (che  dellĠordine del mPa) in una banda fino a 100 kHz, nella quale la lunghezza di attenuazione del segnale acustico in acqua  maggiore del chilometro.

La cavitˆ ottica di un FBL consiste in una porzione di fibra singolo modo drogata allĠerbio (vedi figura) compresa tra due reticoli di Bragg, fotoincisi su di essa,  facenti la funzione di specchi selettivi in lunghezza dĠonda. Se pompata con una radiazione a 980 nm, questa struttura si comporta come una cavitˆ Fabry-Perot attiva, con picco di emissione a ~ 1530 nm, determinato dalla curva di guadagno dellĠerbio e dalla geometria della cavitˆ. Variazioni della lunghezza della cavitˆ Fabry-PŽrot determinano variazioni della lunghezza dĠonda dĠemissione del laser e danno la misura dello strain, della pressione o della temperatura.

I laser che abbiamo realizzato hanno lunghezze di pochi centimetri ed emettono in singolo modo con una larghezza di banda strettissima (< 5 kHz rispetto ad una frequenza ottica di Ċ200 THz) ed una potenza dellĠordine del milliwatt. Le variazioni della lunghezza dĠonda dĠemissione del laser vengono trasformate da un interferometro di Mach-Zender in variazioni di fase, amplificandole di un fattore pari al rapporto tra lo sbilanciamento tra le lunghezze dei due rami dellĠinterferometro e la lunghezza dĠonda l, che grazie allĠelevata coerenza dellĠemissione laser pu˜ superare 108. Per rivelare onde di pressione di ampiezza dellĠordine del mPa occorre misurare variazioni di lunghezza dĠonda dellĠordine di 10-8 pm  ovvero misurare sfasamenti dellĠinterferometro di 1 mrad.