Carlo Matteucci

Su suggerimento del provveditore Gaetano Giorgini, nel 1839 Leopoldo II iniziò una profonda riforma dell’Università che prevedeva, fra l’altro, la divisione della Sectio physico-mathematica nel Collegium mathematicorum e nel Collegium physicorum. A seguito di questa divisione a Luigi Pacinotti fu assegnata, contro la sua volontà, la Cattedra di Fisica Tecnologica afferente al primo Collegio, mentre alla Cattedra di Fisica Sperimentale, afferente al secondo Collegio, fu chiamato Carlo Matteucci (1811-1868). Furono redatti due distinti inventari: in quello assegnato al Pacinotti andarono 272 voci dell’inventario precedente mentre in quello di Matteucci ne confluirono 496. Così dal 1840 il vecchio Gabinetto del Guadagni ospitò due professori fino al 1844, quando il Matteucci si trasferì nel nuovo Istituto di Fisica o Gabinetto e teatro di Fisica Sperimentale. Infatti già dal 1840 si era stabilito di costruire negli orti dietro l’antica casa del Guadagni e della ex-Specola, con ingresso nell’attuale piazza Torricelli la sede del nuovo Istituto di Fisica che vi rimase, pur con successivi ampliamenti, fino al 1982 quando prese il nome di Dipartimento di Fisica.

Carlo Matteucci

L’arrivo del Matteucci alla Cattedra di Fisica Sperimentale è da considerarsi di grande importanza soprattutto perché il Matteucci fu il primo a pensare ad un laboratorio di Fisica che non servisse solamente alla didattica ma anche alla ricerca. Il primo passo fu quello di recarsi a Parigi per capire come poter realizzare un moderno laboratorio di Fisica. In questo viaggio fece acquistare all’Università di Pisa 43 macchine tra cui la Macchina di Savart per il rinforzo del suono, il termometro metallico di Breguet, la macchina elettromagnetica di Clarke, l’apparecchio di Peltier, la sirena di Cagniard de la Tour e poi termometri, un barometro, condensatori e tubi sonori. Il Matteucci poi non trascurò neanche la didattica, infatti al secondo anno del suo insegnamento, nel 1841, gli studenti avevano già a disposizione la prima edizione delle sue Lezioni di Fisica, redatte l’anno precedente.

Carlo Matteucci si occupò anche di elettricità e magnetismo, di induzione elettromagnetica, di meteorologia, di telegrafia; egli inoltre è considerato fra i fondatori dell’elettrofisiologia, per aver scoperto la generazione di corrente elettrica generata dallo sforzo muscolare. Nel 1844, insieme a Riccardo Felici e Enrico Betti, fondò la rivista Il Cimento (poi Il Nuovo Cimento dal 1855) e nel 1862, già senatore del Regno d’Italia, fu ministro dell’Istruzione Pubblica. Nel 1867 James Clerk Maxwell, dopo aver studiato la lingua italiana appositamente, andò a Pisa per poter avere un colloquio con Carlo Matteucci a proposito del magnetismo.

Ultimo aggiornamento: 26/09/2025

Torna in cima